Tecar

La Tecarterapia ha trovato buoni riscontri in campo fisioterapico, grazie al fatto che può essere utilizzata immediatamente dopo un trauma garantendo buoni risultati in tempi molto rapidi, ha un’azione selettiva sui tessuti biologici, non ha effetti collaterali e può essere associata senza problemi ad altre terapie, come la terapia manuale.

Tecar

Come agisce?
La Tecarterapia sfrutta il principio del condensatore. Il generatore di corrente lavora a frequenze che oscillano tra i 0,4 e i 0,5 MHZ, in questo modo non si ha emissione di energia esterna ma vi è solo uno sviluppo di energia endogena o interna a livello dei tessuti biologici prodotta dal movimento di ioni ed elettroliti. Questo movimento è indotto dalle forze d’attrazione e repulsione che si generano tra le 2 piastre del condensatore.
Come si è detto prima, in prossimità delle 2 piastre del condensatore vi è un aumento della densità di carica; se si lavora secondo la modalità capacitiva quest’aumento si avrà in prossimità della zona sottostante l’elettrodo mobile e soprattutto a livello dei tessuti molli come ad esempio le masse muscolari, mentre utilizzano la modalità resistiva la concentrazione di cariche e quindi l’effetto biologico si verifica nei tessuti a più alta resistenza che si interpongono tra l’elettrodo mobile e la piastra di ritorno.

Effetti biologici indotti dalla tecarterapia

LAVORO CAPACITIVO

LIVELLO BASSO

ATERMICO

BIOSTIMOLAZIONE a livello cellulare con aumento delle trasormazioni energetiche cellulari (ADP > ATP); aumento del consumo di ossigeno negli strati più superficiali dei tessuti.

LIVELLO MEDIO

MODERATAMENTE TERMICO

Aumento della BIOSTIMOLAZIONE perchè aumentano le trasformazioni energetiche endocellulari, aumenta il consumo di ossigeno e di conseguenza aumenta il flusso ematico e quello linfatico. Aumento della temperatura interna locale nella zona sottostante l’elettrodo attivo.

LIVELLO ALTO

FRANCAMENTE TERMICO

Si riduce la BIOSTIMOLAZIONE, ma vi è un aumento della vasodilatazione e di conseguenza aumenta il flusso emolinfatico, aumenta la temperatura e vi è un arrossamento locale della cue a livello della zona che si sta trattando.

LAVORO RESISTIVO

LIVELLO BASSO

ATERMICO

Aumento della concentrazione delle cariche nei tessuti a maggior resistenza con leggero aumento della temperatura nella zona maggiormente resistiva.

LIVELLO MEDIO

MODERATAMENTE TERMICO

Ulteriore aumento delle cariche nei tessuti a maggior resistenza, maggior aumento della temperatura interna.

LIVELLO ALTO

FRANCAMENTE TERMICO

Notevole aumento della concentrazione di cariche nei tessuti a maggior resistenza, incremento della temperatura nella zona maggiormente resistiva, coinvolgimento tridimensionale dell’osso. Vasodilatazione profonda anche dei vasi arteriosi.

La scelta del livello di trasferimento energetico a cui lavorare dipenderà dall’effetto che si desidera ottenere. Ad esempio, per ottenere una diminuzione del dolore, ossia un effetto sedativo-antalgico, bisognerà lavorare a livelli di potenza bassi, se invece la zona si presenta infiammata e gonfia per la presenza di un edema è più indicato un livello di trasferimento energetico medio perchè aumenta il flusso emolinfatico e in questo modo si favorisce il processo di riassorbimento ed una più rapida risoluzione. Lavorando ad alti livelli energetici si ottiene, invece, un rilassamento dei muscoli contratti dovuti all’aumento della vasodilatazione sia superficiale sia profonda.

Indicazioni della Tecarterapia
Per questi motivi la Tecarterapia è particolarmente indicata nelle patologie osteoarticolari come ad esempio fratture, processi atrosici, nelle patologie muscoloscheletriche ad esempio stiramenti muscolari, elongazioni, contratture, strappi muscolari, miositi e nelle patologie che interessano tendini, legamenti, capsule articolari. Altra caratteristica importante della Tecarterapia è l’assenza di effetti collaterali e di controindicazioni (fatta eccezione per il Pacemaker) oltre alla possibilità di poter essere usata anche in presenza di mezzi di sintesi (protesi metalliche di anca, ginocchio, spalla) cosa  non possibile con gli altri agenti fisici come le correnti, gli ultrasuoni, perchè surriscaldano le strutture proteiche cosa che invece non fa la Tecarterapia.

Controindicazioni della Tecarterapia
Portatori di pacemaker.
Donne in gravidanza.